"Auspichiamo che la discussione
parlamentare del decreto sblocca cantieri si concluda
rapidamente, mantenendo gli aspetti positivi per le imprese e
correggendo le misure che rischiano di produrre un peggioramento
della qualità del lavoro e della trasparenza del mercato. In
particolare, è essenziale che le ipotesi di modifica delle norme
sugli appalti non cambino continuamente, con il rischio di
destabilizzare ulteriormente il sistema, ma discendano da una
visione maturata attraverso la consultazione degli operatori
coinvolti che vivono sul campo le difficoltà prodotte da una
legislazione farraginosa". Lo chiede il Presidente dell'Alleanza
delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti, anche a nome dei
Copresidenti Maurizio Gardini e Brenno Begani.
"In un provvedimento che strada facendo si è trasformato da
decreto sblocca cantieri in un secondo correttivo al Codice dei
Contratti Pubblici, occorre mantenere quegli elementi di
semplificazione e qualità rappresentati dal ripristino del
Regolamento di attuazione del Codice e dalla preferenza per un
utilizzo reale del criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa, che dia adeguato valore anche agli elementi
qualitativi ed alle clausole sociali", prosegue Lusetti.
"Riteniamo inoltre - aggiunge Lusetti - che debba essere
trovata una soluzione adeguata alla disciplina del subappalto
(valida sia per i lavori, ma anche per i servizi) che non può
essere né divieto assoluto né liberalizzazione totale". "Per
questo motivo - conclude - auspichiamo il raggiungimento di una
sintesi delle posizioni che vada a tutela delle imprese e dei
lavoratori del settore, ma soprattutto del reale sblocco degli
investimenti pubblici per le infrastrutture, di cui il nostro
Paese ha un assoluto bisogno".
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