Il mercato immobiliare italiano
chiude il 2018 a due velocità, con un lieve aumento dei prezzi
nelle città ed una crisi nei piccoli centri che non si arresta.
Eccezione per la Capitale dove i prezzi sono scesi.E' la
fotografia scattata dall'ultimo Osservatorio di Immobiliare.it
sul mercato italiano. Secondo i dati rilevati dal sito su oltre
infatti, se a livello nazionale dicembre si è concluso con un
calo dei prezzi dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell'anno
precedente, le città con più di 250mila abitanti vedono crescere
le cifre richieste per le abitazioni dello 0,4% contro una
perdita di oltre l'1% per i centri più piccoli.
Inoltre la ripresa si intravede solo al Nord, in cui i costi
richiesti sono rimasti praticamente stabili (-0,1% su base
annuale) mentre al Sud e al Centro prosegue il trend al ribasso,
con costi scesi rispettivamente dell'1,5% e dell'1,4% in un
anno.
In particolare con i suoi 3.705 euro al metro quadrato, cifra
cresciuta del 5,2% in un anno, si conferma Firenze la città più
cara d'Italia, segue Milano, con 3.322 euro/mq (+2,7%); Roma
rimane medaglia di bronzo (3.173 euro/mq) ma qui i prezzi sono
scesi dell'1,8%. A Roma e Milano poi va chiaramente distinto
l'andamento dei vari quartieri.
Deciso aumento dei prezzi richiesti a Venezia, dove nel giro di
un anno per comprare casa i prezzi sono aumentati del 5%.
Sfiorano il +4% le oscillazioni rilevate a Bologna e Trento,
dove per un acquisto la cifra media richiesta è pari
rispettivamente a 2.754 e 2.612 euro/mq.
Al capo opposto della classifica i capoluoghi più piccoli del
Centro e del Sud: a Campobasso la discesa dei prezzi ha
raggiunto il -9,3% in un anno, L'Aquila, Potenza e Ancona hanno
segnato quasi -7%, Genova, chiude il 2018 con un calo dei prezzi
di quasi il 5% (1.673 euro/mq).
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