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Case:Napoli in crescita e con prospettive Bagnoli e zona est

Case:Napoli in crescita e con prospettive Bagnoli e zona est

Brescia (Scenari Immobiliari):freno lacci urbanistici,culturali

NAPOLI, 30 novembre 2018, 18:34

Redazione ANSA

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Bagnoli, Napoli Est a partire dall'ex Manifattura Tabacchi. Sono tante le aree di Napoli che possono portare uno sviluppo immobiliare ed economico secondo il quadra delineato oggi da Scenari Immobiliari, l'istituto indipendente di studi e ricerche che analizza i mercati immobiliari e in generale l'economia del territorio in Italia ed in Europa. "Napoli è una capitale economica - ha detto Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - 'frenata' nel suo potenziale da lacci urbanistici e culturali. Eppure è il primo mercato del sud Italia e terzo del Paese. Ci sono, compresa anche l'area esterna, una trentina di grandi aree da sviluppare, a cominciare da Bagnoli, per circa tre miliardi di euro di investimenti in dieci anni".
    Nonostante le difficoltà, nel lungo periodo il mercato immobiliare residenziale della città di Napoli mostra, nei numeri di Scenari, una maggiore tenuta del numero di compravendite su base annua rispetto a quanto osservato a livello nazionale e regionale e nel resto delle regioni del Mezzogiorno. Già nel 2018 il numero di compravendite è tornato a sfiorare i valori dei primi anni 2000, con buone prospettive di raggiungere i volumi dei picchi precrisi già nel prossimo anno, mentre nel resto dell'Italia le transazioni si collocano ancora oltre venti punti percentuali al di sotto di quanto rilevato ad inizio secolo e oltre trenta punti percentuali al di sotto dei massimi storici rilevati nel 2003. Le buone performance di Napoli appaiono ancora più significative se paragonate all'andamento del mercato immobiliare del proprio contesto territoriale. Il volume delle compravendite in Campania e nel Mezzogiorno, tra il 2004 e il 2013, era infatti arrivato a dimezzarsi, per poi recuperare solo 15 punti percentuali nel corso dei quattro anni successivi.
    Il confronto in valori reali mostra prezzi medi di vendita a Napoli lievemente al di sopra di quanto rilevato nel 2000, mentre in Campania e nel Mezzogiorno i prezzi si sono ridotti di circa il 20 per cento. Anche il mercato residenziale nazionale mostra una minore stabilità rispetto al capoluogo campano, con prezzi di vendita ancora del 3,5 per cento inferiori ai valori di inizio secolo. Le performance positive di Napoli hanno contribuito a sostenere l'andamento del mercato immobiliare campano, dove delle 33.900 transazioni rilevate nel 2017, oltre 7.780 (il 22,9 per cento) si sono concentrate nel capoluogo.
    Al convegno anche Marco Sangiorgio, di gruppo Cassa Depositi e Prestiti: "Il rilancio del Mezzogiorno - ha detto - anche sotto il profilo dei valori immobiliari, passa attraverso grandi interventi di rigenerazione urbana: questo territorio ne ha bisogno per rinnovarsi rispetto a funzioni ed esigenze abitative che sono fortemente mutate rispetto alle passate funzioni di immobili ora dismessi. Stiamo lavorando anche sul fronte associativo per creare condizioni normative e fiscali in grado di favorire queste operazioni, di cui l'area delle ex Manifatture Tabacchi - proprietà di CDP Immobiliare, per la quale siamo in attesa di poter firmare la convenzione urbanistica - può rappresentare un pivot significativo per il resto del Sud Italia".
   

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