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Edilizia: Ance, da 2008 a 2017 -200mila giovani lavoratori

Edilizia: Ance, da 2008 a 2017 -200mila giovani lavoratori

Invertire tendenza con detassazione per under 35 e under 49

NAPOLI, 18 maggio 2018, 18:55

Redazione ANSA

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Dal 2008 al 2017 sono stati oltre 200mila i giovani impiegati in imprese e cantieri che hanno perso il lavoro. Sono i dati del Cne, Commissione nazionale paritetica delle Casse edili, illustrati a Napoli, nel corso del 19esimo convegno dei Giovani imprenditori Ance. Sono dunque i giovani a pagare il costo maggiore della crisi al punto che i giovani Ance parlano di "una generazione tagliata fuori". Sono giovani under 35 che, in termini percentuali, costituiscono il 69% del totale dei laboratori del comparto edile. Una dinamica che ha riguardato anche la classe successiva di lavoratori tra i 36 e i 50 anni, diminuiti del 40%. Un calo più contenuto invece si è verificato per le classi di età successive (oltre i 50 anni).
    Tale dinamica ha modificato la struttura occupazionale: se prima della crisi i giovani rappresentavano il 43% degli occupati nel settore, oggi incidono per il 25,3%, determinando, pertanto, uno spostamento dell'occupazione verso le classi di età più mature.
    Nelle costruzioni vi è un'esigua presenza di forza lavoro femminile. Nel 2017 le donne occupate nel settore delle costruzioni sono risultate pari a circa 92.000, il 6,5% del totale occupati, con un incremento rispetto al 2016 del 3,6%.
    La collocazione delle donne nel settore delle costruzioni avviene, generalmente, in posizioni professionali di tipo intellettuale, mentre è scarsa la presenza in lavori che richiedono l'utilizzo della forza fisica. Basti considerare che il 68% dell'occupazione femminile alle dipendenze è rappresentata da impiegate e solo il 4,5% è costituito da operaie. Sebbene non risultino presenze femminili in posizioni lavorative da dirigenti nel settore delle costruzioni, spiccano le imprenditrici: il 14,4% (pari a 3.000) delle lavoratrici autonome, mentre solo il 5,8% dei lavoratori autonomi maschi è costituito da imprenditori.
    Dal punto di vista dell'Ance, per intervenire e far fronte a questa situazione, bisognerebbe puntare a "una detassazione o decontribuzione totale per i giovani sotto i 35 anni e parziale per quelli sotto i 49 anni, nonché per le donne".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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