S.Gimignano (Siena),
è il primo Comune ad attuare il federalismo demaniale culturale
grazie ad un accordo di valorizzazione siglato con Mibact e
Agenzia del Demanio per risanare e valorizzare l'ex convento ed
ex carcere di San Domenico, risalente al 14/mo secolo. La strada
giuridica individuata per scegliere il miglior partner privato è
la gara pubblica di concessione in project financing. Il bando,
pubblicato a gennaio, è aperto fino al 31 maggio. L'investimento
previsto è di 22,3 milioni di euro, durata della concessione 70
anni: non previsto canone.
Il S.Domenico si sviluppa su 9.000 mq, fra stanze, cucine,
laboratori e cantine, porticati e spazi comuni. L'idea del
Comune di S.Gimignano, città patrimonio Unesco e meta ogni anno
per 3 milioni di visitatori, è di recuperare il complesso con un
programma di valorizzazione a fini culturali che ne assicuri una
gestione sostenibile. Il progetto prevede anche che un terzo del
complesso possa essere destinato a struttura ricettiva.
I contenuti e le finalità dell'avviso, approdato lo scorso
mese sulla Gazzetta ufficiale europea, saranno illustrati il 7
febbraio nella sede dell'Anci a Roma, dalla vicepresidente e
assessore alla cultura della Toscana Monica Barni, il sindaco di
San Gimignano Giacomo Bassi, il direttore dell'Agenzia del
demanio Roberto Reggi e Alessandro Cattaneo, presidente della
Fondazione patrimonio Comune dell'Anci che collabora alle
attività di valorizzazione.
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