Il 'Correttivo Appalti', pubblicato
in Gazzetta ufficiale a un anno dal nuovo Codice degli Appalti
"è una pubblicazione che nonostante alcuni aspetti perfettibili
accogliamo con sostanziale soddisfazione". Così in una nota la
Presidente Finco Carla Tomasi apprezzando in particolare "il
mantenimento della disciplina di limitazione del subappalto
(oggetto di attacco in questi mesi), che ha, tra le altre cose,
esplicitato la necessità di essere qualificati per poter
eseguire lavori in subappalto. Una considerazione ovvia anche
per i non addetti ai lavori, ma che pure ha incontrato molte
resistenze".
Per Finco ora resta fondamentale "che il Governo difenda -
come ha fatto tenacemente il legislatore in primis con i
relatori del provvedimento i senatori Esposito Mariani - la
coerenza e la bontà di queste previsioni dalle perplessità della
Commissione Europea", inoltre continua la nota "resta ora il
grande lavoro da fare per gli atti applicativi senza i quali
l'impianto del nuovo Codice ormai in vigore da un anno fatica a
decollare". In particolare, la presidente Finco fa notare
l'attesa "dei requisiti di qualificazione sia degli operatori
economici (su questo punto la Federazione confida in un'azione
decisa di Anac che non sia di puro maquillage delle norme già
esistenti ma che punti a individuare la sostanza delle diverse
attività oggetto di qualificazione, come da Finco a più riprese
suggerito) che delle stazioni appaltanti".
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