All'Italia serve una
"industria delle costruzioni" frutto di un "salto culturale"
delle medie imprese familiari alle prese con la "questione
dimensionale" che le ha penalizzate durante la crisi. Lo afferma
Filippo Dele Piane, vicepresidente di Ance, l'Associazione
nazionale dei costruttori, che ha collaborato alla
partecipazione dell'Italia al Mipim di Cannes insieme a Mef,
Mise e Difesa con il coordinamento dell'Agenzia Ice. "Le piccole
imprese - è il suo ragionamento - si sono ridimensionate con la
crisi, quelle grandi sono andate all'estero, mentre le medie
imprese sono quelle che hanno sofferto di più a causa dei costi
fissi, che in realtà sono la loro capacità operativa,
l'esperienza e la manodopera specializzata". Per i costruttori
italiani si tratta di "una sfida, un salto culturale difficile
da fare, che spaventa, ma chi avrà il coraggio di farlo -
aggiunge Delle Piane - avrà un mercato davanti, perché gli
investitori cercano un interlocutore di una certa dimensione e
il cantiere non deve essere più un momento di incertezza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA