Per il Pnrr "siamo stati i primi a
dire nel 2020 che quel piano non funzionava, poi ci hanno dato
ragione". Ma per il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il
valore del Pnrr "non sono quei 200 miliardi di euro, che pure
sono fondamentali, ma le riforme. Ne sento parlare da anni e ci
dicevano che non era possibile farle perché mancavano le
risorse. Ora le risorse ci sono, perché ci sono anche i fondi
del settennato di programmazione europea, con il Pnrr sono in
tutto 500 miliardi". Le riforme - ha detto Bonomi, intervenendo
all'assemblea degli industriali di Pesaro Urbino, nel Palazzo
Ducale di Urbino - dedvono riguardare "le diseguaglianze sui
territori, di genere, di competenze, bisogna creare un Paese
moderno, efficace e inclusivo". Senza dimenticare che una parte
delle risorse "è a prestito, quindi bisogna mettere risorse per
crescita potenziale del Pil. L'ultima rata peserà sulle spalle
di un ragazzo di 18 anni, che oggi non è ancora nato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA