"Il rapporto Istat 2024 mostra come è
cambiata l'Italia negli ultimi 20 anni nella composizione delle
famiglie e nello stato degli adolescenti. In 20 anni le famiglie
non tradizionali sono passate dal 21,9% al 39,7%: si tratta di
famiglie single con o senza figli o famiglie ricomposte dopo
separazioni, formalizzate o meno. Dall'altro lato sono numeri
incredibili quelli dei ragazzi sino ai 16 anni in stato di
deprivazione sociale che sono 1,13 milioni, il 13% con punte del
20% nel mezzogiorno e dell'11% al nord. Ma sono il 33,9% gli
adolescenti in stato di deprivazione sociale nelle famiglie con
titolo di studio di terza media e licenza elementare. Questo in
un contesto di povertà educativa molto profonda e di
disuguaglianze sanitarie radicate che costituiscono le
fondamenta della deprivazione sociale. In generale, sono l'8,5%
della popolazione le persone in povertà assoluta contro il 6,4%
del 2014. Ora, a questi problemi cosi precisamente individuati,
si possono dare risposte come quelle del decreto Caivano e dei
pro-life, nell'illusione velleitaria di contrastare i
cambiamenti riportando indietro le lancette dell'orologio con
politiche da sceriffi, oppure accostarsi al capezzale del
milione di ragazzi in deprivazione sociale e dei milioni di
nuove famiglie per accompagnarle in una società, quella del
nostro Paese, che non è organizzata per accoglierle e
sostenerle. Si può mettere la testa sotto terra come gli struzzi
oppure accettare il cambiamento e sostenerlo con politiche utili
al Paese, come in Francia e in Spagna". Lo dichiara il deputato
PD Silvio Lai della Commissione Bilancio della Camera.
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