L'Inps fa sapere che l'inflazione
calcolata dall'Istat per il 2023 è al 5,4% e che su questa base
sono stati rivalutati i livelli di reddito per l'erogazione
dell'Assegno unico per i figli a carico e gli importi del
beneficio.
Sono stati rivalutati con tale indice, spiega l'Inps in una
nota, i livelli di reddito delle tabelle contenenti gli importi
mensili degli Assegni per il nucleo familiare, in vigore dal
primo luglio 2024 al 30 giugno 2025. Gli stessi livelli di
reddito avranno validità per la determinazione degli importi
giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della
prestazione.
In attuazione di quanto previsto dal decreto legislativo che
ha istituito, con decorrenza primo marzo 2022, l'Assegno unico e
universale per i figli a carico e ha abrogato, dalla stessa
data, l'Assegno per il nucleo familiare per i nuclei con figli e
orfanili, i nuovi livelli di reddito familiare riguardano
esclusivamente i nuclei composti dai coniugi, dai fratelli,
dalle sorelle e dai nipoti
Riproduzione riservata © Copyright ANSA