"L'importazione di fave di cacao
dalla Costa d'Avorio, grazie alla logistica del Porto di
Pozzallo - ha spiegato Cappello - potrebbe alimentare l'attività
di trasformazione in loco per produrre la pasta amara di cacao,
base per la produzione del Cioccolato di Modica rispettando le
rigorose disposizioni del disciplinare. La creazione di uno
stabilimento industriale di produzione di pasta amara nel
territorio ibleo sarebbe al servizio non solo dei produttori del
cioccolato Igp di Modica ma anche con apertura ai mercati
nazionali ed internazionali".
Un progetto condiviso anche da Diakitè Siaka, presidente
dell'Associazione dei trasformatori di cacao e presidente della
primaria società di esportazione e trasformazione di caffè cacao
Uintercc-ci, che ha rilanciato proponendo la costituzione di una
joint venture tra gli imprenditori iblei che vorranno avviare
l'attività di trasformazione delle fave di cacao e i produttori
ivoriani per la realizzazione di un impianto in Costa d'Avorio
mettendo insieme il know how e le competenze tecnologiche delle
due parti.
Al meeting, organizzato dal vicepresidente vicario di
Sicindustria Ragusa Mario Molè, hanno partecipato importanti
imprenditori della provincia di Ragusa come Giuseppe Battaglia
(c.e.r.), Giovanni Spadola (Caffè Moak) e Andrea Eterno
(Simfed); il presidente del Consorzio di Tutela del Cioccolato
di Modica, Scivoletto; Ignazio Abbate, presidente della
Commissione "Affari Istituzionali" dell'Ars, e Nitto Rosso,
direttore generale del Consorzio comunale di Ragusa, in
rappresentanza della commissaria, Patrizia Valenti.
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