L'assemblea dei soci della Bcc di
Roma ha approvato il bilancio 2023 e la fusione con la Cassa
rurale ed artigiana dell'Agro Pontino, "un'operazione - ha
commentato il presidente Maurizio Longhi - che si fonda su
validi presupporti strategici e di governo aziendale e che si
connota altresì per una chiara valenza commerciale e
territoriale".
"In coerenza con le motivazioni indicate dalla Autorità di
vigilanza nel provvedimento che ha autorizzato la fusione,
l'operazione di aggregazione - spiega una nota - mira a
valorizzare le competenze specifiche delle due banche, adottando
strategie coerenti con le condizioni di mercato e le esigenze
dei soci, sviluppando le finalità mutualistiche e adottando
iniziative Esg nell'ottica di sostenere le imprese nel processo
di transizione green". La Cassa rurale ed artigiana dell'Agro
Pontino porterà all'interno della Bcc di Roma le sue 14 agenzie,
con 99 dipendenti e 2.700 soci.
"L'operazione di aggregazione - ha aggiunto Longhi - è una
vera e propria unione con una banca dai solidi fondamentali e da
sempre amministrata e gestita con grande rigore, correttezza e
lungimiranza. Per entrambe le banche costituisce un progetto di
ampio respiro, che tende a rafforzare la presenza del gruppo Bcc
Iccrea e della cooperazione di credito in un territorio di
grandi potenzialità commerciali e di radicata tradizione
mutualistica".
L'assemblea ha anche rinnovato le cariche sociali per il
prossimo triennio, ampliando - a seguito della fusione - la
composizione del cda a 13 componenti e approvando la lista di
amministratori e sindaci presentata da Longhi.
Il bilancio al 31 dicembre 2023 si è chiuso con una raccolta
allargata pari a 15,4 miliardi di euro (+7,8% sul 2022).
Positivo anche l'andamento degli impieghi, aumentati dell'1,5%
per uno stock complessivo di quasi 10,2 miliardi. L'utile netto
ha raggiunto 95,4 milioni di euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA