"L'economia italiana va (un po')
meglio del previsto. Nonostante le attese di un primo trimestre
debole e un contesto internazionale oggettivamente difficile,
tra gennaio e marzo l'economia italiana mette a segno una
crescita dello 0,6% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Anche i dati sul rientro dell'inflazione, ad aprile di nuovo in
frenata dopo l'accelerazione di marzo, sono incoraggianti". Così
Confesercenti commenta le stime sul Pil del primo trimestre e
sui prezzi di aprile diffuse oggi dall'Istat.
Nonostante il rallentamento dei prezzi però, "preoccupa
ancora, per l'impatto sulla spesa delle famiglie, la crescita
notevole dei prezzi dei beni energetici regolamentati che questo
mese risalgono a +0,8% dal -13,8% di marzo", aggiunge
l'associazione.
"Si stenta invece ad intravvedere il contributo degli
investimenti pubblici, in particolare del Pnrr, alla crescita:
secondo le quantificazioni ufficiali, l'attuazione del Piano
dovrebbe imprimere agli investimenti una spinta aggiuntiva di
quasi quattro punti, offrendo così piena compensazione sia al
rallentamento atteso dal venir meno degli incentivi edilizi, sia
all'effetto depressivo esercitato dagli alti tassi di interesse.
Per ottenere l'esito atteso, la spesa connessa al Pnrr dovrebbe
però aumentare nel 2024 di quasi 20 miliardi rispetto al 2023:
sostanzialmente, dobbiamo accelerare per recuperare tutto il
ritardo accumulato nel passato triennio. Ma anche la Bce deve
sostenere la crescita, anticipando la riduzione dei tassi di
interesse", conclude l'associazione.
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