Ridisegnare il cuneo e l'Irpef,
completare la riforma dell'Ires arrivando ad una sua riduzione
anche per specifici investimenti, agire con maggiore cautela
nell'eliminare le misure di agevolazione come è stato fatto con
l'Ace. Sono i suggerimenti in materia fiscale avanzati da
Confindustria nel corso dell'audizione sul Def.
Gli industriali propongono di "proseguire nel processo di
riforma organica del fisco, intervenendo in particolar modo
sulla struttura sostanziale dei tributi, nell'ottica di una loro
riduzione e razionalizzazione, come suggerito anche nelle
raccomandazioni del Consiglio europeo". Ciò, spiegano, "dovrebbe
comportare un più ampio ridisegno delle regole di tassazione del
reddito da lavoro dipendente, a partire proprio dal taglio del
cuneo contributivo. Anche in termini di Irpef sarebbe utile
rivedere l'intervento su aliquote e scaglioni, attualmente
limitato al solo 2024. Va, invece, completata la riforma
dell'Ires - funzionale a rendere più competitivo il sistema
produttivo italiano - si dovrebbe pervenire alla riduzione
dell'imposta valorizzando specifiche tipologie di investimenti e
non limitarsi all'attuale agevolazione (peraltro transitoria)
per le nuove assunzioni. Suggeriamo, inoltre, - afferma ancora
Via dell'Astronomia - una maggiore cautela nell'eliminare
tout-court le misure di sostegno alla capitalizzazione delle
imprese (pensiamo all'Ace). In mancanza di un ridisegno
complessivo dell'Ires, si rischia, infatti, di lasciare le
imprese prive di strumenti atti a tale scopo".
Infine, Confindustria ritiene "prioritaria e non più
rinviabile la definitiva soppressione" di plastic e sugar tax,
"visto che la loro entrata in vigore avrebbe un impatto
fortemente penalizzante e, peraltro, non compensato da
sufficienti effetti positivi né in termini di gettito, né tanto
meno in termini sociali o ambientali".
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