"I giovani vengono
spesso dimenticati ma poi, alle porte delle elezioni, tutti gli
chiedono di andare a votare", sottolinea il leader degli
industriali under 40: "Noi vogliamo fare il contrario: chiediamo
alla politica di parlare proprio ai giovani di contenuti e
proposte su cui questi, poi, potranno liberamente scegliere.
Noi, da parte nostra - aggiunge -, continueremo a rimbocchiamoci
le maniche e a far sentire".
Il dibattito è ampio per Voci, acronimo di quattro linee
guida per l'appuntamento annuale in Puglia dei Giovani
Imprenditori: Visioni globali, Orizzonti europei, Culture
trasformative, Idee di oggi. Imprenditori e giornalisti si
confrontano su riflessioni a viso aperto.
"Navigare a vista è parte indispensabile del nostro essere
imprenditori", dice Riccardo Di Stefano: "Lo è altrettanto,
però, tenere salda la rotta. Ma quando il contesto cambia è
fondamentale adattarsi dopo averlo saputo leggere".
Le imprese, sottolinea il presidente dei Giovani Imprenditori
- che da ieri ha affiancato alla vicepresidenza di diritto di
Confindustria anche la delega del presidente designato Emanuele
Orsini sulle sfide dell'education e dell'open innovation - "lo
stanno facendo guadagnando posizioni nei Paesi più dinamici e
accessibili, assicurandosi fornitori più affidabili e sicuri,
diversificando mercati di sbocco e di origine dei prodotti.
Dentro un mondo che sembra impazzito, fra crisi continue, guerre
e sfide economiche e tecnologiche di portata storica, non è una
capacità da poco".
L'Italia "si trova in una situazione delicata". Però "non è
sola: c'è l'Europa, il G7 e la Nato. E proprio dal G7, che verrà
ospitato qui a giugno - dice a Borgo Egnazia, che sarà sede del
G7 a giugno - , ci aspettiamo il massimo impegno per evitare una
escalation nel Medio Oriente. Così come ci aspettiamo che non
venga dimenticata l'Ucraina".
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