L'Abi ricorda inoltre che il decreto
prevede che l'istituto della remissione in bonis non possa più
trovare applicazione in relazione alle comunicazioni delle
opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per
interventi edilizi agevolati con il
Superbonus. Le comunicazioni delle opzioni per la cessione del
credito e lo sconto in fattura relative alle spese sostenute nel
2023 o alle quote di detrazione non ancora fruite relative ad
oneri sostenuti tra il 2020 al 2022, dovevano
essere quindi comunicate all'Agenzia delle entrate
tassativamente entro il 4 aprile 2024 per
non incorrere in decadenza ed entro tale termine era anche
possibile unicamente la correzione delle comunicazioni già
inviate dal primo al 4 aprile 2024.
"Si auspica una proroga di tale ultimo termine - peraltro,
già spirato - per i casi di correzione delle comunicazioni
trasmesse nei termini di legge. Infatti, - sottolinea l'Abi -
una modifica siffatta non impedirebbe di conoscere il numero
complessivo delle opzioni esercitate alla data della scadenza
ordinaria di invio delle comunicazioni per le opzioni della
cessione del credito e dello sconto in fattura (ossia il 4
aprile 2024)".
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