Confartigianato del Trentino
esprime la propria contrarietà rispetto alla "Patente a punti"
per le imprese che entrerà ufficialmente in vigore il prossimo
1/o ottobre, con lo scopo di garantire una maggiore sicurezza
sui luoghi di lavoro. "Come Associazione siamo assolutamente
contrari a questo nuovo strumento sia dal punto di vista delle
regole introdotte, che non tengono minimamente conto della
struttura delle imprese o del loro livello di storicità, né di
un'analisi completa delle cause alla base degli infortuni, sia
dal punto di vista delle sanzioni, che appaiono eccessive e non
proporzionate", commenta il presidente Marco Segatta in una
nota. "Poco comprensibili, infatti, appaiono i criteri e le
entità delle decurtazioni dei punti, con una logica meramente
punitiva, che non prevede premialità per le imprese che non
abbiano avuto irregolarità che non valorizza in alcun modo le
azioni di prevenzione attuate anche attraverso gli organismi o i
comitati paritetici che, nell'edilizia, sono molto attivi e che
presidiano da anni il territorio".
Un altro nodo, secondo Confartigianato del Trentino, è il
trattamento differenziato riservato alle imprese con la
qualificazione Soa. "Inoltre - prosegue Segatta -, non si
comprende la disposizione secondo cui le imprese con
qualificazione S.O.A. non sono tenute al possesso della patente
a punti, considerato che tale attestazione ha la funzione di
comprovare le capacità economiche e tecniche di un'impresa,
senza alcuna valenza in materia di sicurezza sul lavoro. Il
nuovo sistema impatterà in maniera fortemente negativa sul
settore delle costruzioni, introducendo ulteriori oneri a carico
delle imprese, senza alcun beneficio in termini di prevenzione e
sicurezza sul lavoro".
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