"Alla vigilia dell'avvio dell'esame a
Palazzo Madama del disegno di legge di revisione del Codice
della strada ci appelliamo ai senatori per correggere le
storture presenti nel testo. In particolare quelle collegate
alla durata dei periodi di guida e di riposo, che rischiano di
rendere esose, discontinue e inefficienti le attività del
trasporto di persone e di merci". Lo si legge in un comunicato
di Cna Fita. Ad allarmare artigiani e piccole imprese del
settore soprattutto la cosiddetta "sospensione breve" della
patente di guida che scatterebbe nel caso di sforamento dei
tempi di servizio o di riposo, qualora il punteggio attribuito
su patente di guida/Carta di qualificazione del conducente
risultasse inferiore a venti punti, dunque anche nell'ipotesi di
violazione di esigua gravità. "Una misura questa che attribuisce
alle imprese colpe non loro, determinate dallo stato delle
infrastrutture stradali, dalla carenza di aree di adeguata
sosta, dalla congestione causata da veri e propri lockdown da
manutenzione stradale, che rappresentano le principali criticità
che condizionano la guida degli autisti in termini di sicurezza,
tempi di percorrenza, velocità commerciale e ora anche il
drammatico paradosso della sospensione della patente".
L'obiettivo di Cna Fita rimane l'esclusione della violazione
della durata di guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di
persone e di merci dall'applicazione della sanzione accessoria
della sospensione della patente di guida. "Ai senatori -
conclude il comunicato - chiediamo di ripartire dalle premesse
contenute nell'ordine del giorno presentato dalla onorevole
Gaetana Russo alla Camera prima firmataria di un emendamento
soppressivo purtroppo non approvato".
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