Confindustria Serbia,
associazione degli industriali italiani in Serbia, ha presentato
ieri l'iniziativa ESG Lab con l'obiettivo di fornire un supporto
pratico alle piccole e medie imprese nell'adozione e
nell'implementazione degli standard ESG e delle pratiche
aziendali sostenibili attraverso iniziative dirette, seminari
educativi ed esempi delle migliori pratiche.
L'iniziativa è realizzata con il sostegno istituzionale della
Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD) e in
collaborazione con partner quali Banca Intesa, Deloitte, Bureau
Veritas, studio legale Sekulović, Business Intelligence
Institute e Gruppo SIAD, i quali condivideranno le proprie
conoscenze ed esperienze per aiutare le aziende ad adattare le
proprie attività agli standard ESG.
"Il nostro obiettivo è quello di sostenere le piccole e medie
imprese nell'adattamento agli standard ESG attraverso supporto
diretto, iniziative e lobbying. Vogliamo anche preservare la
loro posizione competitiva e promuovere lo sviluppo di pratiche
commerciali sostenibili", ha dichiarato Irena Brajovic,
direttrice di Confindustria Serbia aprendo la conferenza. "Nel
corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a un cambiamento
fondamentale nell'approccio delle aziende alla responsabilità
sociale e ambientale, che ha posto la sostenibilità come un
nuovo paradigma di business", ha sottolineato Eduardo Bombieri,
vicepresidente di Confindustria Serbia con delega all'ESG e
vicepresidente del Consiglio di amministrazione di Banca Intesa.
"ESG Lab, come iniziativa del Consiglio generale di
Confindustria Serbia, è stata creata con l'obiettivo di aiutare
e sostenere le aziende nell'aumentare la consapevolezza
dell'importanza degli standard ESG e nel rafforzare le loro
capacità di rispondere ai requisiti normativi e di mercato", ha
osservato Bombieri, aggiungendo che ESG Lab è aperto a nuovi
partner interessati ad aiutare le aziende in questo percorso.
L'evento è stato concluso da Luca Gori, Ambasciatore d'Italia a
Belgrado: "Oggi, gli standard ESG non sono solo un'opportunità
ma anche un obbligo per garantire un futuro prospero per il
nostro pianeta, la nostra società e la nostra economia. L'Italia
è in prima fila nella promozione di un futuro sostenibile".
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