"Ripetiamo spesso che c'è bisogno di
un'idea di sostenibilità in senso ampio, che, cioè, metta
insieme sostenibilità ambientale, sociale ed economica", però
"sostenibilità richiama talvolta l'impatto zero", quasi come
neutralità. A me piace dirla così: la sostenibilità, a cui
dobbiamo puntare, non è mai indifferente, dovrebbe invece
assicurare una ricaduta "positiva" sulla nostra vita quotidiana.
In grado, cioè, di cambiarla, in meglio, ovviamente". Parola del
presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, nella sua
introduzione dei lavori di 'Imprendigreen', iniziativa della
Confederazione di Piazza Belli per la sostenibilità ambientale
delle imprese del terziario. "Un progetto, un'azione, un'impresa
dovrebbero essere valutati non solo perché "non sprecano", ma
anche per quanto "generano", per quanto creano di nuovo e di
migliore. Questa - ha incalzato - mi piace chiamarla
"sostenibilità generativa", capace di generare, perché capace di
innovazione. E la generatività è quell'energia interna che apre
le persone al mondo e alla ricerca di un senso, così da
contribuire in modo creativo a ciò che ci circonda", secondo il
presidente.
La strada verso il "green", ha detto ancora Sangalli, "spesso e
volentieri, è infatti per le imprese una strada ad ostacoli. Da
un'indagine svolta su un campione di nostre imprese con marchio
'Imprendigreen' è emerso che vi sono notevoli criticità legate
ai costi da affrontare, ai limiti burocratici e alla normativa
di difficile interpretazione. Occorre, allora, pensare insieme
a sempre più efficaci azioni di supporto e accompagnamento delle
imprese, soprattutto micro e piccole. Occorre farlo con
politiche mirate", ossia "incentivi, linee di credito,
finanziamenti pubblici, bandi, così da mettere in campo gli
strumenti più idonei per una transizione che sia sostenibile,
giusta ed equa", ha sottolineato, in conclusione.
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