Sul voto del 4 aprile per la
designazione del prossimo presidente di Confindustria incombe,
ora, anche il ricorso formale ai probiviri del presidente di
Federacciai, Antonio Gozzi, contro la sua esclusione dalle
candidature. E' molto improbabile che l'iter delle elezioni
possa inciampare in uno stop ma in via dell'Astronomia il clima
resta teso.
Si va verso la scelta del prossimo leader tra Edoardo Garrone
e Emanuele Orsini: l'attenzione, in questi giorni, è tutta su
come si orienterà chi non ha espresso ancora una preferenza e su
come potrebbe spostare gli equilibri chi ha sostenuto Antonio
Gozzi e ancora si batte per la sua riammissione. E' su questi
voti che si gioca la partita, comunque con l'incognita del voto
a scrutinio segreto.
L'ultima tessera in ordine di tempo di un mosaico articolato
e complesso è l'indicazione che arriva da Confindustria Veneto
Est: dopo un dibattito acceso e schietto, nella tradizione di
forte partecipazione ma anche di forti divisioni degli
industriali veneti, al momento delle indicazioni formali alla
commissione dei saggi non era stato possibile esprimere alcuna
indicazione di voto. Oggi il consiglio generale presieduto da
Leopoldo Destro ha cercato una difficile sintesi: da quanto
trapela si è convenuto sull'importanza di dare un chiaro segnale
di unità e compattezza, non si è arrivati ad una delibera
formale ma ad un orientamento a favore di Emanuele Orsini.
Quanto resta delle spaccature sarà espresso in segreto il 4
aprile. Con dieci voti, che pesano, Veneto Est è tra le più
grandi territoriali del sistema di Confindustria sulla scia
dell'associazione di maggior peso, Assolombarda schierata per
Edoardo Garrone, e degli industriali del Lazio con Unindustria
che si è espressa per Emanuele Orsini.
Intanto Antonio Gozzi, da quanto è trapelato, ha formalizzato
un ricorso al collegio dei probiviri di Confindustria contro
l'esclusione della sua candidatura dal voto. Il ricorso sarebbe
stato presentato sia come candidato sia come presidente di
Federacciai e, secondo alcune fonti, sono stati presentati o
sarebbero in arrivo anche altri ricorsi da associazioni del
sistema di Confindustria che sostengono l'industriale ligure.
Gozzi si era già rivolto il 18 marzo ai probiviri con una
lunga lettera, una sorta di primo ricorso che non era stato
considerato formale. La scelta di formalizzarlo è arrivata il
giorno dopo un lungo incontro con i probiviri, più di due ore,
che evidentemente non è servito a fare chiarezza. Il presidente
di Federacciaio sostiene di aver dimostrato una base consenso
che non gli è stata del tutto riconosciuta. Il confronto faccia
a faccia con i probiviri sarebbe stato teso: a Gozzi sarebbero
state anche contestate sue dichiarazioni pubbliche ipotizzando
sanzioni; Lui avrebbe replicato facendo notare che la regola
della riservatezza che vige in Confindustria è smentita da
quanto puntualmente trapela, come anche sulla valutazioni della
commissione dei saggi e degli stessi probiviri sulla sua
esclusione dal voto.
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