Super offerte per recuperare un 2018
partito con il piede sbagliato. "Dopo l'anticipo di Sicilia e
Campania, sabato 7 luglio prenderanno il via ufficialmente in
tutte le regioni italiane i saldi estivi 2018. Che, quest'anno,
si apriranno nel segno dello sconto: tra i 280mila negozi che
parteciperanno alle vendite di fine stagione, circa 7 su 10
partiranno subito con riduzioni tra il 30 ed il 40% del prezzo
di cartellino. Le imprese cercano di invertire la tendenza dopo
un inizio d'anno difficile: tra meteo pazzo ed instabilità
politica, infatti, il primo semestre 2018 ha fatto registrare le
peggiori vendite dell'ultimo triennio". È quanto emerge dal
consueto sondaggio condotto da Fismo Confesercenti in
collaborazione con SWG su un campione di 600 commercianti e
1.200 consumatori.
"Tra chi ha già fissato un budget, si prevede una spesa media
di 165 euro a persona, anche se con profonde differenze
territoriali - afferma il sondaggio - Ma il dato finale potrebbe
essere molto diverso: nonostante sia interessato ai saldi l'85%
dei consumatori, solo il 34% ha già stabilito di acquistare,
mentre il 51% deciderà a seconda delle occasioni che troverà
curiosando tra le vetrine. La voglia dell'affare è confermata
anche dalle intenzioni di acquisto: la metà dei consumatori (il
50%) vuole usare i saldi per accaparrarsi i capi più
convenienti, mentre il 28% punta alla qualità. Solo il 5%,
invece, è interessato a capi firmati". Aderirà ai prossimi saldi
"1 su 3 delle attività commerciali italiane, per un totale di
circa 280 mila negozi sul territorio nazionale. Quest'anno le
offerte saranno più sostanziose del normale: il 68% delle
imprese inaugurerà le vendite di fine stagione estive con
riduzioni di prezzo tra il 30 ed il 40%, mentre l'11% degli
imprenditori si spingerà anche sopra questa soglia. Solo due
negozi su dieci, invece, offriranno sconti tra il 20 ed il 30%".
Quest'estate "gli sconti di partenza saranno più alti della
media: c'è da recuperare un avvio di anno che, dopo il leggero
miglioramento registrato a fine 2017, è tornato a mostrare
risultati negativi per le vendite, sotto i livelli dello scorso
anno e del 2016 - spiega Roberto Manzoni, presidente di Fismo
Confesercenti - Ad incidere sulla performance è stato il periodo
di instabilità politica, che ha frenato a lungo i consumi
durante la primavera. Ma anche un meteo imprevedibile, con un
inverno troppo caldo ed una primavera fredda, cui si aggiunge
un'estate che tarda ad arrivare, che ha influito negativamente
per tutti i primi sei mesi. Il risultato è che quest'anno le
vendite di fine stagione saranno un'occasione sia per le imprese
che per i clienti, visto che i negozi presenteranno in saldo un
assortimento di merce record per quantità e varietà".
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