La rete ad alta tensione in valle
Isarco viene razionalizzata con un investimento di 250 milioni
di euro, eliminando 4 delle 6 linee esistenti.
Entra nella fase della concretizzazione il progetto di
razionalizzazione della rete ad alta tensione in val d'Isarco
con l'eliminazione di gran parte delle linee elettriche attuali
che basa sull'accordo di portata strategica siglato nell'estate
2018 dal presidente della Provincia Arno Kompatscher con Terna e
Rfi. Lo studio di fattibilità per questo progetto di rilievo,
con proposte tecniche dettagliate, è stato presentato a palazzo
Widmann a Bolzano dai vertici di Terna a funzionari ed esperti
alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati.
"250 milioni di euro vengono investiti per migliorare la
qualità di vita dei cittadini in val d'Isarco e allo stesso
tempo per assicurare l'alimentazione energetica secondo i più
moderni standard qualitativi e l'approvvigionamento energetico
per il tunnel di base del Brennero Bbt. Da oltre 30 anni si
perseguiva questo obiettivo: lo scorso anno si è riusciti a dare
una svolta alle trattative e ora è già pronto un piano
dettagliato degli interventi di eliminazione di quattro delle
sei linee esistenti fra Cardano e Mules", ha affermato il
presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Lo studio di fattibilità indica un nuovo schema di connessione
che comporta la costruzione di due nuove dorsali su un'unica
palificata da 220 kV e contemporaneamente da 130 kV con un'ampia
razionalizzazione delle linee elettriche dell'alta tensione
presenti in val d'Isarco. È prevista, infatti, la demolizione di
6 linee a 132 kV tra Bolzano e Bressanone e 3 linee a 132 kV tra
Bressanone e Le Cave. "Questa razionalizzazione comporterà la
demolizione di circa 260 km di elettrodotti con ripercussioni
positive dal punto di vista della sostenibilità ambientale e
soprattutto per la qualità di vita dei cittadini delle aree
interessate" ha fatto presente il presidente Kompatscher.
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