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Unocoin, re criptovaluta India, sfida veto e apre sportello

Unocoin, re criptovaluta India, sfida veto e apre sportello

Times of India, a Bangalore, seguirà Delhi e Mumbai

NEW DELHI, 23 ottobre 2018, 11:48

Redazione ANSA

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La Unocoin, la più grande piattaforma di criptovaluta indiana, ha installato nei giorni scorsi a Bangalore il primo sportello indiano che permette di operare con bitcoins. Lo scrive il quotidiano Times of India. Lo scorso febbraio, il Ministro delle finanze indiane Arun Jatley ha vietato alle banche e alle istituzioni finanziarie riconosciute di far parte dei network delle criptovalute, e da allora gli indiani hanno potuto vendere o acquistare bitcoin solo se titolari di un conto all'estero o attraverso persone residenti all'estero che operassero per loro conto. Il chiosco della Unocoin aggira il divieto: gli associati alla piattaforma, e quelli iscritti alla Unodax, possono utilizzarlo per depositare rupie, trasformandole in criptovaluta sul proprio conto, o per prelevare contanti: seguendo le regole in vigore per tutti gli sportelli bancari indiani, le operazioni devono mantenersi nel range tra le 1000 e le 10.000 rupie al giorno, in multipli di 500; dallo sportello si possono inoltre acquistare bitcoin di altri fornitori. Altri chioschi saranno aperti nelle prossime settimane a Delhi e a Mumbai. Sathvik Viswanath, che ha fondato la Unocoin nel 2013, e ne è amministratore delegato, afferma che, nonostante la messa al bando, nel 2018 i clienti della piattaforma sono cresciuti del 17 per cento, e sono oggi un milione trecentomila; e sostiene che il ministro Jatley ha definito la criptovaluta "non legale", senza tuttavia definirla "illegale". Sul sito della piattaforma si legge che la Unocoin intende "mantenere viva la comunità della criptovaluta in tutti i modi, nel rispetto della volontà del governo".

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