Una riduzione delle emissioni di
Co2 per tonnellata di prodotto del 61%, con l'obiettivo di una
flessione del 65% entro il 2025. Il gruppo Henkel prosegue nel
proprio percorso di sviluppo sostenibile. Tra gli altri
obiettivi, il gruppo intende aumentare la quota di elettricità
da fonti rinnovabili utilizzata nei siti produttivi, oggi
all'89% rispetto al 70% di fine 2022, con l'obiettivo di
completare la transizione energica arrivando al 100% entro il
2030.
Gli obiettivi di crescita sono contenuti nel Rapporto
Sviluppo Sostenibile 2023 presentato a Milano. Sono già 14 gli
stabilimenti nel mondo (tra cui Düsseldorf, Wassertrüdingen e
Viersen in Germania, Montornes in Spagna e Krusevac in Serbia)
ad aver raggiunto la neutralità carbonica e importanti progressi
sono stati fatti anche in Italia. A Ferentino (Frosinone), dove
Henkel produce detersivi per il bucato e le stoviglie, è
operativo un rigeneratore che copre circa il 90% della domanda
di energia elettrica e il 55% del fabbisogno di energia termica
del sito. Un impianto molto simile è stato messo in funzione a
Casarile (Milano), sito dedicato alla produzione di adesivi a
uso industriale, in particolare poliammidi, resine epossidiche,
siliconi e rivestimenti protettivi, che consente allo
stabilimento di essere sostanzialmente autosufficiente dal punto
di vista energetico.
"La sostenibilità è un pilastro portante della nostra agenda
di crescita e, anche in un momento complesso come quello che
stiamo attraversando, non rallentiamo il nostro impegno", ha
commentato Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di
Henkel Italia. "Abbiamo obiettivi ambiziosi e ogni Paese,
compresa l'Italia, sta lavorando per diminuire l'impatto
ambientale dei siti produttivi, dei processi e dei prodotti", ha
aggiunto, ricordando che "abbiamo a cuore anche la dimensione
sociale della sostenibilità, consapevoli del ruolo che
un'azienda come la nostra può e deve avere nel contribuire al
progresso di ogni comunità in cui siamo presenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA