Gli italiani in città nel 2023 si
sono mossi chiedendo auto con conducente soprattutto per viaggi
e transiti e poi per ristoranti e bar, ottobre è stato il mese
in cui si è viaggiato di più, la singola corsa in auto più lunga
è stata di 323 chilometri mentre la più breve appena 112 metri.
A Firenze le mance sono state più generose mentre Palermo ha
segnato la crescita maggiore. E' in estrema sintesi il bilancio
fatto da Uber, operatore di mobilità che è sempre più integrato
nella vita quotidiana degli italiani.
Fra i motivi per cui è stato chiamato un conducente Uber dopo
viaggi e transiti e ristoranti e bar, sul podio ci sono shopping
e commissioni varie con in testa Catania e Milano. Seguono
turismo e intrattenimento e motivi sanitari.
A Bologna, Firenze, Roma e Torino il turismo e
l'intrattenimento hanno un ruolo più rilevante mentre Palermo
sceglie Uber in particolare per gli spostamenti con motivazioni
a carattere sanitario.
I mesi in cui si è viaggiato di più in Italia con Uber sono
stati in particolar modo ottobre, settembre e luglio, in
coincidenza con le grandi partenze del corso dell'anno, tra
ferie e ripresa delle attività. Il giorno dell'anno con il
maggior numero di richieste è stato il primo giorno d'autunno,
ovvero il 23 settembre.
I passeggeri più generosi si sono dimostrati quelli che hanno
viaggiato con Uber a Firenze dove c'è stata la media di mance
più alte lasciate agli autisti con 3,40 euro, poi Roma 3,10 e
Milano 3,01. Seguono Catania 2,72 euro,
Bologna, Palermo 2,69 e Torino 2,47.
Nel 2023 Palermo ha registrato la maggiore crescita nella
richiesta di corse rispetto all'anno precedente, con un +248%,
seguita da Firenze +243% e Catania +128%. Mentre per quanto
riguarda le città con il maggior numero di corse, hanno visto
sul podio Roma, Milano e Firenze seguite da Bologna, Catania,
Palermo e Torino.
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