Le Borse europee proseguono caute
dopo l'inflazione dell'eurozona e del Regno Unito. Dati in calo
fanno ben sperare che le banche centrale decidano di allentare
la presa sulla politica monetaria. Sotto i riflettori anche gli
esiti delle trimestrali che serviranno a testare lo stato di
salute dell'economia. Sul fronte valutario l'euro è in lieve
flessione a 1,1220 sul dollaro.
L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,3%. Tonica Londra
(+1,8%), con l'andamento dei prezzi al consumo ai minimi da un
anno ma con un mano inferiore alle attese. Positiva anche Parigi
(+0,1%). Scendono Francoforte e Madrid (-0,1%), piatta Milano
(+0,05%).
Nel Vecchio continente i listini sono sostenuti dal comparto
immobiliare (+5%). Bene anche le utility (+0,8%), con il prezzo
del gas che scende a 26,8 euro al megawattora (-0,8%). Sale
anche l'energia (+0,7%), con il petrolio in aumento. Il Wti
cresce dello 0,7% a 76,3 dollari al barile. Il Brent sale a
80,4%, con un incremento dello 0,9%.
A Piazza Affari in luce Nexi (+2,1%). Salgono anche Erg
(+1,5%), Italgas, Snam, Saipem (+1,4%). In fondo al listino
Leonardo (-1,5%), Iveco e Amplifon (-1,4%), Banco Bpm e Moncler
(-1,3%). Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 163 punti, con il
rendimento del decennale italiano al 4,03 per cento.
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