Non cambia l'intonazione in rosso
per le Borse europee nell'ultima seduta di un anno che è il
peggiore dell'ultimo decennio. L'indice d'area del Vecchio
Continente, lo stoxx 600, in dodici mesi lascia sul terreno
oltre il 12%. A piegare i listini la stretta dell'inflazione e
il Covid che torna a far paura con una nuova pesante ondata in
Cina.
Francoforte perde lo 0,85%, Parigi lo 0,7%, mentre Londra che si
appresta a chiudere, cede lo 0,5%. A Milano (Ftse Mib -0,65% e
sotto i 24mila punti) sempre sotto pressione Tim (-2%) con il
dossier sulla rete che sarà ulteriormente approfondito dal
governo con il nuovo anno. Tra i titoli in recupero in
particolare Mps (+0,59%), Amplifon (+0,43%).
Non si allenta la tensione sui titoli di Stato con lo spread tra
Btp e Bund a 211 punti e il rendimento del decennale italiano al
4,62% (+13%). Salgono anche i tassi di Francia (+9), Germania
(+8), Spagna (+9,5). Per le materie prime il gas aggiorna i
minimi a 75 euro al megawattora. Per il petrolio, il Wti resta
stabile a 78 dollari al barile e il Brent poco sopra gli 83
dollari al barile. Sul fronte cambi l'euro si apprezza
leggermente sul dollaro con cui scambia 1,0674.
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