Si sono mosse in ordine sparso le
principali borse di Asia e Pacifico nel primo giorno della
settimana dopo l'avvio del 20/o Congresso del Partito Comunista
Cinese. In calo i futures sull'Europa, positivi invece quelli
sui listini Usa. Tokyo ha ceduto l'1,16% e Sidney l'1,4%.
Contrastate Taiwan (-1,23%) e Seul (+0,32%), ancora aperte Hong
Kong (-0,39%), Shanghai (+0,32%), Mumbai (+0,44%) e Singapore
(-0,73%). In arrivo l'inflazione italiana e l'indice
manifatturiero dello Stato di New York in una giornata
contrassegnata dagli interventi di alcuni banchieri centrali e
dal report mensile della Bundesbank.
In calo il dollaro a 1,02 euro e 0,888 sterline ma non sullo
yen, che viene scambiato a 148,76 unità sul biglietto verde.
Rimbalza il greggio (Wti +0,91% a 86,40 dollari al barile),
cedono l'oro (-0,38% a 1.649 dollari l'oncia) e gli altri
metalli e scivola il gas naturale a 135 euro al MWh ad
Amsterdam, con i futures su novembre in ribasso del 4,93%.
Deboli sulla piazza di Tokyo i farmaceutici Daiichi Sankyo
(-3,29%) e Chugai (-2,93%). Sotto pressione anche i bancari
Nomura (-1,36%), Marui (-1,81%) e Shizuoka (--2,26%) a
differenza di Mitsubishi Ufj (+2,44%) dopo il via libera della
Fed e dall'Office of the Comptroller of the Currency alla
cessione dell'americana Union Bank.
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