Piazza Affari cerca di scrollarsi
di dosso le preoccupazioni per la Fed e l'escalation nella
guerra in Ucraina, con il Ftse Mib che avanza dello 0,8% dopo
quattro sedute in calo. A trainare il listino sono Leonardo, che
corre (+5,5%) in scia ai venti di guerra, Tenaris (+4,2%) ed Eni
(+3%), sostenute dal rialzo del prezzo del petrolio. Bene anche
Tim (+2,7%), con la mossa del patron di Iliad, Xavier Niel, che
ha rilevato il 2,5% di Vodafone, che riaccende i riflettori sul
risiko delle tlc. In luce anche Unicredit (+2,1%), che ha
annunciato 'avvio della seconda tranche del buy-back, e Terna
(+2%), ben impostata come tutte le utility dopo il salvataggio
di Uniper da parte del governo tedesco. Tra i bancari acquisti
su Banco Bpm (+1,6%) e Mediobanca (+1,1%). Fiacche Pirelli e
Saipem (-1,1%), deboli Hera (-0,9%), Diasorin (-0,8%) mentre Mps
riduce i pesanti cali dell'avvio all'1,3%. Fuori dal Ftse Mib
vola Ovs (+15%) dopo una semestrale migliore delle attese.
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