I timori di una recessione
agevolata dalla stretta monetaria per frenare l'inflazione si fa
sentire oggi sul mercato dei metalli, in forte calo sull'Lme, la
Borsa dei metalli di Londra. Il rame, scivolato per la prima
volta sotto gli 8 mila dollari alla tonnellata dal febbraio
2021, cede ora il 2,8% a 8.026 dollari, lo zinco il 3,7% a 3.40
dollari, l'alluminio l'1,9% a 2.400 dollari, il nichel il 3% a
22.013 dollari. Continua invece a gonfiarsi il prezzo del gas
europeo, alimentato dal taglio delle forniture russe e dalla
corsa a riempire i depositi da parte degli operatori: i future
di Amsterdam salgono dell'1% a 146 euro al megawattora. Ancora
meglio fa il petrolio, che riprende a salire a dispetto
dell'incertezza sull'outlook economico, con wti e brent in
rialzo di oltre 1,5 punti percentuali, rispettivamente, a 107,4
e 110,7 dollari al barile.
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