La manovra economica del Governo
prevede la riduzione, nel 2023, dall'80 al 60% della Cassa
integrazione straordinaria integrata dal Fondo di solidarietà
per i lavoratori Alitalia. E' previsto nella legge di Bilancio
all'art.32. Lo denuncia la Cub-Trasporti che chiede
l'eliminazione del provvedimento e il ritorno al lavoro dei
circa 8.000 dipendenti Alitalia a cui si applica
l'ammortizzatore sociale.
"E' un provvedimento grave perché modifica quanto previsto
fino a oggi per i lavoratori del comparto aereo - afferma
Antonio Amoroso, coordinatore nazionale della Cub-Trasporti -. I
lavoratori di terra, i piloti e il personale viaggiante,
costretti a non lavorare non per decisione loro, avranno
decurtazioni pesanti e gli effetti si potrebbero trascinare
anche successivamente nella Naspi, il sussidio di
disoccupazione. Più in generale si potrebbe estendere in futuro
anche ai lavoratori degli aeroporti".
"Questa modifica - conclude Amoroso - viene fatta per evitare
che il personale, in particolare di volo, in cassa integrazione
guadagni più di quello in servizio in Ita, nata dalle ceneri di
Alitalia, i cui stipendi sono stati pesantemente tagliati. Il
finanziamento del Fondo di integrazione della Cigs viene al
momento dalla fiscalità non bastando i versamenti della tassa
sui biglietti".
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