Piazza Affari svetta in Europa, in
una seduta di rialzi generalizzati nonostante le incertezze sul
destino del colosso immobiliare cinese Evergrande e di dati
macro non esaltanti sia in Europa che negli Usa. L'indice Ftse
Mib, in rialzo da tre sedute, riagguanta quota 26.000 punti
(+1,41% a 20.081 punti), lasciandosi alle spalle il tracollo di
inizio settimana legato alla crisi dello sviluppatore di
Pechino.
A Piazza Affari Unicredit si prende la maglia rosa (+3,3%)
grazie a uno scatto finale mentre continuano le trattative su
Mps (+1,2%), seguita da Mediolanum (+3,2%), Amplifon (+2,6%) e
Banco Bpm (+2,5%). Gli acquisti sui finanziari coinvolgono anche
Intesa (+2,4%) e Unipol (+2,1%) mentre tra gli industriali si
mette in luce Cnh (+2,5%) e tra le utility l'Enel (+2%), che
lancia una società per contatori e servizi intelligenti per le
reti. Avanzano Mediobanca (+1,3%) e Generali (+0,8%) mentre è in
corso il confronto tra i soci per la futura governance del
Leone, in procinto di avviare l'opa su Cattolica (-0,4% a 7,16
euro). Deboli anche Inwit (-0,7%) e Diasorin (-0,5%) mentre
fuori dal Ftse Mib secondo giorno di rally per Ovs (+13%), in
scia alla guidance sul 2021.
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