Borse asiatiche in rosso, con gli
investitori che si interrogano sulla traiettoria dei tassi
americani dopo che il dato sull'inflazione statunitense ha
superato le attese degli economisti. Il timore che un rialzo dei
prezzi duraturo possa accelerare la riduzione delle misure di
sostegno all'economia, spinge alla cautela sui mercati azionari,
ancora prossimi ai massimi. Una conferma della corsa dei prezzi
al consumo è arrivata questa mattina dalla Gran Bretagna dove
l'inflazione a giugno è salita del 2,5% oltre le attese degli
analisti.
Tokyo ha chiuso in calo dello 0,4%, Seul dello 0,2% mentre
Hong Kong arretra dello 0,7%, Shanghai dell'1% e Shenzhen dello
0,6%. Termina in lieve rialzo Sydney (+0,3%), nonostante
l'annuncio del prolungamento di due settimane del lockdown a
Sydney, mentre il Vietnam (-1,6%) entra in una fase di
'correzione', con l'indice principale che ha perso oltre il 10%
dal 2 luglio, in scia ai timori per la diffusione del Covid 19.
In calo i future su Wall Street e l'Europa mentre il petrolio si
mantiene prossimo ai massimi da due anni e mezzo, con il wti
sopra i 75 dollari al barile e il brent oltre i 76 dollari
I mercati presteranno molta attenzione alle parole del
presidente della Fed, Jerome Powell, atteso in serata in
audizione alla commissione Servizi
finanziari della Camera mentre domani si guarderà al Pil cinese
del secondo trimestre. Oggi sono previsti anche i dati sulla
produzione industriale nell'Eurozona a maggio e quelli sui
prezzi alla produzione di giugno negli Usa, che dovrebbero
segnare un balzo del 6,8%, e la pubblicazione del beige book
della Fed. In giornata arriveranno le decisioni sui tassi della
Banca centrale turca e canadese dopo che quella neozelandese ha
annunciato in nottata la fine del suo Qe questo mese e una
riduzione delle misure di stimolo.
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