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Il 71% andrà in vacanza, metà sceglie il mare

Il 71% andrà in vacanza, metà sceglie il mare

Touring Club, aiutano vaccini e rallentamento contagi

ROMA, 10 giugno 2021, 14:25

Redazione ANSA

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Nell'estate 2021, complici i vaccini e un rallentamento della diffusione del virus, c'è maggiore ottimismo sulle vacanze rispetto all'estate scorsa, almeno secondo un'indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano.
    Il 71% degli intervistati ha dichiarato che farà certamente una vacanza, il 20% che probabilmente la farà. Chi ha già scelto di restare di sicuro a casa è una quota residua (3%) mentre il 6% ha risposto "probabilmente no". Nel complesso, dunque, il 91% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell'estate, mentre solo il 9% è rinunciatario perché non intravede ancora le condizioni di sicurezza per viaggiare.
    L'Italia è da sempre la meta preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali e quest'anno si riconferma questo trend: il 91% sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (9%) che andrà all'estero. Se si continua a preferire l'Italia, emerge però una maggior propensione a viaggiare al di fuori della propria regione (78% rispetto al 68% del 2020) e ad avere già oggi le idee più chiare su dove andare (la quota di indecisi è del 12% rispetto al 18% dell'anno scorso). In lieve calo chi ha scelto di restare all'interno della regione di residenza: 10% rispetto al 13% del 2020.
    La ripartenza dopo 15 mesi di pandemia ha un forte impatto sulle preferenze degli italiani e mostra anche i primi segnali di un "ritorno" al pre-pandemia: se il mare resta irrinunciabile in estate (51%), in crescita sia sul 2020 sia sul periodo pre-Covid, si conferma il successo della montagna (25%), anche se in calo rispetto all'anno scorso quando si era attestata al 30%. Si riscontra poi una timida ripresa del turismo urbano (9% rispetto all'8% del 2020 ma ancora lontano dai dati del 2019 quando aveva raggiunto il 23%) che supera, seppur di poco, il turismo rurale e dei borghi (7%, in lieve calo sul 2020 quando si era attestato al 9%).
   

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