Nell'estate 2021, complici i vaccini
e un rallentamento della diffusione del virus, c'è maggiore
ottimismo sulle vacanze rispetto all'estate scorsa, almeno
secondo un'indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano.
Il 71% degli intervistati ha dichiarato che farà certamente una
vacanza, il 20% che probabilmente la farà. Chi ha già scelto di
restare di sicuro a casa è una quota residua (3%) mentre il 6%
ha risposto "probabilmente no". Nel complesso, dunque, il 91% ha
un atteggiamento positivo nei confronti dell'estate, mentre solo
il 9% è rinunciatario perché non intravede ancora le condizioni
di sicurezza per viaggiare.
L'Italia è da sempre la meta preferita delle vacanze estive
dei nostri connazionali e quest'anno si riconferma questo trend:
il 91% sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota
residuale (9%) che andrà all'estero. Se si continua a preferire
l'Italia, emerge però una maggior propensione a viaggiare al di
fuori della propria regione (78% rispetto al 68% del 2020) e ad
avere già oggi le idee più chiare su dove andare (la quota di
indecisi è del 12% rispetto al 18% dell'anno scorso). In lieve
calo chi ha scelto di restare all'interno della regione di
residenza: 10% rispetto al 13% del 2020.
La ripartenza dopo 15 mesi di pandemia ha un forte impatto
sulle preferenze degli italiani e mostra anche i primi segnali
di un "ritorno" al pre-pandemia: se il mare resta irrinunciabile
in estate (51%), in crescita sia sul 2020 sia sul periodo
pre-Covid, si conferma il successo della montagna (25%), anche
se in calo rispetto all'anno scorso quando si era attestata al
30%. Si riscontra poi una timida ripresa del turismo urbano (9%
rispetto all'8% del 2020 ma ancora lontano dai dati del 2019
quando aveva raggiunto il 23%) che supera, seppur di poco, il
turismo rurale e dei borghi (7%, in lieve calo sul 2020 quando
si era attestato al 9%).
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