Migliorano le principali borse
europee dopo dati macroeconomici Usa contrastati. In calo a
444mila unità le nuove richieste di sussidi di disoccupazione,
mentre l'indice della Fed di Filadelfia è sceso oltre le stime
degli analisti a 31,5 punti. Contrastati i futures Usa, in calo
invece le quotazioni del greggio (Wti -0,9% a 62,79 euro), in
attesa delle scorte settimanali Usa. Sotto pressione i metalli
ad eccezione dell'oro (+0,09% a 1.870,58 dollari l'oncia),
scende a 118,6 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il
rendimento dei titoli decennali in flessione di 3,1 punti
all'1,08%, sempre comunque al di sopra degli analoghi titoli
greci (1,02%). Tentano la ripresa le criptovalute, così come
salgono l'euro e la sterlina sul dollaro.
Milano (+0,6%) fa meglio di Madrid (-0,05%) e Londra
(+0,52%), mentre sono più tonici Parigi (+0,88%) e Francoforte
(+0,98%). Pesano i bancari in Piazza Affari in attesa delle
decisioni del Governo sulle agevolazioni alle fusioni bancarie.
Banco Bpm cede il 2%, Bper lo 0,89%, mentre si muovono in
controtendenza Mps (+0,45%) e Unicredit (+0,35%). In positivo
Commerzbank (+1%), Credit Agricole (+0,9%) e Bnp (+0,77%).
Tiene Kingfisher (+0,64%) dopo la trimestrale, mentre si muovono
in ordine sparso i petroliferi Bp (+0,73%), che ha avviato una
campagna di reclutamento per i siti eolici sul mare, Shell
(-0,25%), Eni (-0,5%) e Repsol (-0,45%). Gira in calo Tim
(-0,6%) dopo la trimestrale in linea con le attese degli
analisti e le previsioni del piano industriale. Bene gli
automobilistici Daimler (+2,72%), spinta dalle stime sulle
vendite di autocarri, Volkswagen (+1,68%), favorita dalla
raccomandazione d'acquisto di Citigroup, e Stellantis (+1,47%),
sull'onda lunga dell'accordo con Foxconn e dopo le vendite di
auto in Europa.
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