Vanno in ordine sparso le
principali Borse europee, mentre la produzione industriale
dell'area euro a marzo torna a salire, in una mattina in cui da
Bruxelles arrivano stime di un netto miglioramento del Pil
dell'Ue nel 2021 sulla spinta dell'aumento di vaccinazioni e del
calo delle restrizioni per la pandemia da Covid 19 e con in
vista il Recovery.
Tra i dati macroeconomici diffusi, anche il Pil del Regno
Unito nel trimestre, in calo, ma meno delle attese, mentre sale
più del previsto la produzione industriale a marzo, in
particolare quella manifatturiera. L'indice Cpi dei prezzi al
consumo è stabile ad aprile in Germania e in lieve calo, contro
le previsioni, in Francia. I mercati, come evidenziano alcuni
analisti, aspettano soprattutto i dati sull'inflazione negli
Usa, insieme alle richieste di mutui, mentre i future a Wall
Street sono negativi. In Europa la migliore è Londra (+0,7%),
seguita da Francoforte (+0,2%) e Madrid (+0,1%), mentre sono in
calo Parigi (-0,1%) e Milano (-0,06%), con lo spread poco sopra
114 punti, sostanzialmente stabile. Non si allerta l'oro (-0,3%)
a 1.834 dollari l'oncia.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna
lo 0,2%, sostenuto da comparti salute ed energia e appesantito
da informatica e finanza. Tra i farmaceutici corre Bayer (+4,2%)
coi conti. Petroliferi in ordine sparso, con l'Eia che parla di
eccesso di scorte, anche se riduce le previsioni della domanda
in India, il greggio in rialzo (wti +0,5%) a 65,6 dollari al
barile. Bene l'industria estrattiva, Glancore in primis (+1,6%),
con i metalli in rialzo, dal minerale di ferro, al rame e al
nichel e all'acciaio. Banche in maggioranza in rosso, da Abn
Amro (-9%) a Ing (-2,5%) e Natwest (-2,4%), con eccezioni come
Commerzbank (+6,6%) coi conti.
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