L'attività di vigilanza dell'Inail
"ha registrato, anche per il 2019, un rapporto tra aziende
irregolari e aziende ispezionate estremamente elevato". Lo
sottolinea la Corte dei conti nella sua relazione al Parlamento
sulla gestione finanziaria per l'esercizio 2019 dell'Inail.
"Circa il 90% delle aziende ispezionate era irregolare con un
ammontare di premi omessi di circa 85,5 milioni di euro". La
Corte sottolinea poi la "necessità di rafforzare l'attività
ispettiva che registra ancora un numero troppo esiguo di aziende
ispezionate (circa 15.503) rispetto a quelle assicurate
(3.226.537)", pari cioè a meno dello 0,5%.
I magistrati contabili hanno anche sollecitato come
necessario un "costante monitoraggio sull'andamento delle
entrate contributive" per poter adottare "tempestivamente" la
misure correttive necessarie "anche alla luce dell'impatto
cumulato di altri fattori, quali le recenti misure introdotte
per fronteggiare l'emergenza epidemiologica e gli effetti
dell'evoluzione del quadro macroeconomico" . Nel 2019 infatti si
è segnalato sul 2018, un decremento delle entrate contributive"
pari a 631,5 milioni. Il calo è determinato" dalla riduzione di
premi e contributi" previsto dal nuovo tariffario introdotto nel
2019.
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