Inizio di settimana debole per
Piazza Affari (+0,1%), seppure migliore delle altre principali
Borse europee, negative, e dell'andamento in rosso di Wall
Street. In un contesto in cui la lotta alla pandemia da Covid 19
resta protagonista, soprattutto con la corsa ai vaccini, si
intravedono anche tensioni internazionali, tra cui quella sul
nucleare dell'Iran, mentre negli Usa sono in corso proteste dopo
l'uccisione di un ventenne nero, da parte di un poliziotto.
A Milano sono andate bene le banche, con lo spread
sostanzialmente stabile, che ha chiuso a 102,9 punti e il
rendimento del decennale italiano allo 0,73%. La migliore è
stata Bper (+1,5%), seguita da Unicredit (+0,9%), nella
settimana della prima assemblea col nuovo ad Andrea Orcel, Banco
Bpm e Fineco (entrambe +0,8%) e Intesa (+0,3%). Sprint netto di
Diasorin (+9,6%) all'indomani dell'acquisizione della
statunitense Luminex (+11,7% a Wall Street a mercati ancora
aperti). Decisamente positiva Azimut (+2,7%) e in forma le
utility, in particolare A2a (+1,2%) e Hera (+1,1%). In rialzo le
auto, da Ferrari (+1,2%) a Stellantis (+0,9%). Guadagni per Tim
(+0,9%).
Pesante Stm (-2,2%), in linea col comparto dei semiconduttori
in Europa, e lo stesso l'industria, in particolare per Buzzi
(-1,2%) e Interpump (-0,8%). In difficoltà Atlantia (-0,7%) con
la questione Autostrade aperta. In negativo i petroliferi, da
Tenaris (-0,7%), Eni (-0,3%) e Saipem (-0,1%), con la salita del
greggio che ha rallentato verso sera (wti +0,4%) a 59,5 dollari
al barile. Fuori dal listino principale ha volato Eems (+17,3%),
ed è andata molto bene Piaggio (+4%) con un report con
previsioni positive di Intesa per il primo trimestre.
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