E' l'industria a spingere Piazza
Affari in testa ai listini europei nel giorno del voto Usa per
il nuovo presidente. Con i listini americani su di giri (Dow
Jones +2,2% e Nasdaq +1,9%) l'indice Ftse Mib sale del 2,95%,
davanti a Parigi, Francoforte e Madrid (+2,4% tutte e 3),
mentre Londra sale del 2,25%.
Corrono Ferrari (+6,97%), dopo i conti trimestrali e il
rialzo delle stime sull'intero esercizio, seguita da Renault
(+6,56%) e Volkswagen (+3,57%). Bene anche Pirelli (+6%) e
Peugeot (+2,55%), più cauta Fca (+1,66%). Il rialzo del greggio
(Wti +3,5%) sopra i 38 dollari in attesa delle scorte
settimanali Usa, spinge Saipem (+3,85%), Bp (+2,39%), Total
(+2,27%) ed Eni (+1,9%). Proseguono gli acquisti sui bancari. Ad
eccezione di Mps (-1,9%), oggetto di prese di beneficio dopo il
balzo della vigilia, corrono Intesa e Unicredit (+4% entrambe),
seguite da Bper (+3,5%) e Banco Bpm (+1,8%), con lo spread tra
Btp e Bund in calo a 134,5 punti. Nel resto del continente si
evidenziano Bnp (+6%), dopo i conti trimestrali, Barclays
(+5,7%), spinta dagli analisti di Independent Research, e Hsbc
(+4,5%).
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