Il Governo ragiona sulla richiesta
dei sindacati di inserire la possibilità di pensione anticipata
con almeno 41 anni di contributi per i lavoratori fragili così
come ipotizzato nelle scorse settimane, ma sottolinea che c'è
qualche problema nell'identificazione della platea. Lo si
apprende da fonti sindacali presenti all'incontro con il Governo
sugli interventi da inserire nella legge di Bilancio per il
2021.
I sindacati hanno chiesto di far rientrare i malati
immunodepressi, riceventi o in attesa di trapianto, diabetici,
cardiopatici pazienti in dialisi tenendo presente i lavoratori
che non possono prestare attività lavorativa perché giudicati
inidonei al lavoro o che siano stati licenziati per superamento
del periodo di comporto. Bisognerà inoltre tenere conto dei
lavoratori impegnati in settori con un più alto rischio di
contagio come la sanità e i trasporti.
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