Nel primo trimestre del 2020 il Pil
dell'Italia è diminuito del 5,3% rispetto al trimestre
precedente e del 5,4% nei confronti del primo trimestre del
2019. Lo rileva l'Istat, rivedendo al ribasso le stime
preliminari diffuse a fine aprile, che davano il Prodotto
interno lordo in discesa del 4,7% su base congiunturale del 4,8%
nel confronto annuo. I dati sono corretti per gli effetti di
calendario e destagionalizzati.
Si tratta dei dati peggiori dal primo trimestre del 1995,
ovvero dall'avvio delle serie storiche ricostruite, per le quali
è possibile il confronto. L'Istat calcola anche la variazione
acquista del Pil per il 2020. Se nei restanti trimestri
dell'anno il dato congiunturale dovesse restare piatto si
avrebbe un calo del 5,5%. Andamenti congiunturali negativi del
valore aggiunto si rilevano in tutti i principali comparti
produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti
rispettivamente dell'1,9%, dell'8,1% e del 4,4%. Tutti segni
meno, ma è evidente come sia stata la manifattura la più
colpita.
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