Piazza Affari restituisce quasi
tutto il rialzo della vigilia, soprattutto sulle tensioni per il
piano franco-tedesco da 500 miliardi per fronteggiare
l'emergenza Coronavirus: l'indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso
del 2,11% a 17.034 punti, l'Ftse All share in calo del 2,05% a
quota 18.638.
Milano con Madrid non a caso è stata la Borsa più pesante in
Europa e, tra i titoli principali, il peggiore è stato Tenaris,
sceso dell'8,9%, con Tim a ruota in ribasso dell'8,6% a 0,34
euro dopo i dati sotto le stime degli analisti specie nel
traffico domestico. Forti vendite anche su Recordati (-8%), con
Banco Bpm in negativo finale del 7,3%. Giù anche Campari (-6,1%)
e Pirelli (-5,8%), nel credito pesante inoltre Bper in calo del
5,5%. In tenuta Intesa (-1,4%) e Unicredit (-1,3%), sulla stessa
linea Atlantia, in rialzo dell'1,2% Enel. Andamento in due
direzioni per Fca (in calo del 4,5% dopo i dati di vendita) e
per la controllante Exor, che è stata ampiamente la migliore del
listino principale con un aumento del 2,2% a quota 44,9 euro.
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