Piazza Affari migliora col resto
dei listini europei dietro ai futures Usa mentre i petroliferi
risentono poco dei nuovi cali del greggio col Brent in flessione
del 9,2% a 17,5 dollari al barile (dopo aver toccato i minimi da
21 anni sotto soglia 16) e il Wti del 5,2% a 10,9 dollari. Eni
(+1,68%) e Saipem (+1%) si muovono pressoché il linea con
l'indice (Ftse Mib +1,54%) in un listino galvanizzato da Stm
(+7,8%) che col covid ha segnato risultati trimestrali e diffuso
previsioni sul secondo trimestre meno peggiori delle attese.
Bene dopo i conti anche altri tecnologici: Ericsson (+6,1% a
Stoccolma) e Asm (+3,4% ad Amsterdam). A Milano corrono i titoli
del risparmio gestito Fineco (+6,5%), Mediolanum (+4%) e Azimut
(+2,7%) mentre resta indietro Unicredit (+0,21%) dopo rettifiche
su crediti aumentate di 900 milioni con le nuove stime macro.
Stabile intanto lo spread a 261 punti. Sempre bene poi Diasorin
(+4,47%) per i test. Soffre invece il lusso di Ferragamo
(-2,99%) e Moncler (-1,7%) in attesa dei conti.
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