Penultima seduta di settimana in netto rialzo per Piazza Affari (+1,75%), dopo un'altalena che l'ha portata a perdere con l'avvio pessimista di Wall Street, per tornare a guadagnare con le parole di Trump su un taglio della produzione di greggio (wti +24%), che ha fatto impennare il prezzo, già in rialzo. Rally quindi per i petroliferi, da Saipem (+8,8%), a Eni (+6,9%) e Tenaris (+4,6%). Bene anche Atlantia (+5,9%), Snam (+5,7%) e Poste (+5,1%). Guadagni per Pirelli (+3,5%) grazie a nuovi soci e alleanze. Giornata travagliata per le banche, un po' in ordine sparso e migliorate verso fine seduta, soprattutto Fineco (+3,2%), Banco Bpm (+2,7%) e Ubi (+2,4%). Meno in forma Intesa (+0,2%), ma soprattutto Bper (-0,8%) e Unicredit (-1,1%) nel giorno dell'accordo coi sindacati sugli esuberi. Lo spread ha chiuso a 190 punti. Niente di buono per le auto, con Ferrari (-0,9%) e Fca (-0,6%) e pure per il lusso, da Moncler (-1,2%) a Ferragamo (-0,4%).
Chiusura in positivo per le principali Borse europee. La migliore è stata Londra (+0,4%) a 5.480 punti, seguita da Parigi (+0,3%) a 4.220 punti e Francoforte (+0,2%) a 9.570 punti. In leggero negativo Madrid (-0,08%) a 6.574 punti.
Wall Street gira in positivo con Donald Trump che mette le ali al petrolio e parla di un taglio della produzione. Il Dow Jones sale dell'1,76% a 21.312,23 punti, il Nasdaq avanza dell'1,31% a 7.458,26 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell'1,82% a 2.515,20 punti.
Seduta contrastata per i listini asiatici dove Tokyo ha lasciato sul terreno l'1,37% con una sguardo rivolto alla possibile chiusura della città per arginare il coronavirus e allo yen che si rafforza sul dollaro. Altrove a sostenere le borse è il rimbalzo del greggio dopo che la Cina ha fatto sapere di voler acquistare petrolio per rimpinguare le sue riserve. Poco mossa Hong Kong (+0,2% a seduta ancora aperta). Segnano rialzi più convinti le piazze di Shanghai (+1,06%) e Shenzhen (+1,7%) e sul mercato dei cambi, alla luce della nuova parità fissata dalla Banca centrale per il reminbi lo yuan si indebolisce rispetto al biglietto verde. La migliore del continente asiatico è tuttavia Seul (+2,34%).
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