Seduta di rimbalzo verso l'alto per
Piazza Affari (+8,9%), come per le altre principali Borse
europee, nonostante gli indici pmi tutti in calo marzo. Il
listino principale, rassicurato anche dal ministro Gualtieri nel
suo intervento sul Cura Italia, contro l'emergenza coronavirus,
è stato sostenuto soprattutto dalle banche, con lo spread che ha
chiuso a 188 punti, in particolare Ubi (+10%), Unicredit e
Fineco (+9,9%) e Intesa (+9,3%). Brillante il servizio di
pagamento Nexi (+17%). In cima al Ftse Mib è arrivata Exor
(+21,6%), è andata bene Fca (+12,8%), sostenuta dalla
riconversione di uno stabilimento a produrre mascherine, e si è
risollevata Cnh (+3,5%) il giorno dopo il tonfo per le
dimissioni di ceo e cfo. Netta ripresa per il lusso, coi mercati
asiatici che hanno infuso un po' di ottimismo, a partire da
Moncler (+13,4%) e Ferragamo (+7,5%). Tra i titoli migliori Eni
(+14,9%), ma anche l'industria, con Buzzi (14,6%), Stm (14,4%) e
Leonardo (14,3%). Male Diasorin (-1,3%).
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