Il sostegno alla moratoria bancaria
dei prestiti alle imprese e al fondo sui mutui, deciso dal
governo nel decreto 'cura Italia', farà da freno alla crescita
degli Npl, che a inizio anno sono ritornati ai livelli di 10
anni fa a quota 25,9 miliardi di euro contro i 26,5 di dicembre
2019 e i 33,6 miliardi di gennaio 2019. Lo afferma il vice dg
dell'Abi Gianfranco Torriero. Le autorità di vigilanza, spiega,
dovrebbero recepire le indicazioni Eba di non considerare Npl ma
"congelare" i prestiti oggetto della moratoria. "Aiutiamo le
imprese a superare questa fase ma sarà comunque fondamentale -
spiega - la durata dell'emergenza". Anche per questo è
impossibile dare stime dell'impatto sugli utili delle banche.
Grazie alla moratoria, che sospende il pagamento delle rate,
anche "il debito residuo"; ovvero i finanziamenti in essere
restano in piedi e, se non crescono, non vengono ritirati e
quindi "non ci sarà una riduzione eccezionale".
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