Venerdì in profondo rosso per Piazza
Affari così come per il resto delle Borse europee sull'effetto
Coronavirus. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 3,5% a 20.799
punti portandosi su minimi di metà agosto mentre lo spread fra
Btp e Bund archivia la giornata a 178 punti, dopo un massimo di
seduta a 191 punti base.
Il listino principale in due settimane, ovvero dal primo
contagio, ha mandato in fumo 95 miliardi di euro in
capitalizzazione. Bruciati nella seduta odierna 17 miliardi di
euro. Tra i titoli peggiori Prysmian (-6,7%) e Atlantia (-5,4%).
Quest'ultima sulle notizie di stampa secondo cui Autostrade ha
deciso il rinvio dell'approvazione del bilancio e l'interruzione
del negoziato tra F2i ed Atlantia per creare una holding in cui
fare confluire Aspi. Male poi Saipem (-6,01%), Eni (-6,69%),
Tenaris (-5,7%) dopo che è saltato l'accordo dell'Opec+ sui
tagli alla produzione di greggio per far fronte all'impatto del
Covid-19. Acquisti invece su Poste (+3%) in scia ai conti.
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