Il nervosismo non abbonda le Borse
europee, che hanno avuto una fiammata dopo la scelta della Fed
di abbassare il tasso di interesse ma che poi hanno contenuto i
rialzi con l'incertezza di Wall street: a Milano, il listino
meno ottimista nel Vecchio continente, l'indice Ftse Mib ha
chiuso in rialzo dello 0,43% a 21.748 punti, l'Ftse All share in
crescita dello 0,47% a quota 23.625.
In Piazza Affari, tra i titoli a maggiore capitalizzazione,
Poste è stato il migliore con un aumento finale del 3,8%,
seguita da Amplifon (+3,6%), Diasorin (+2,9%) e Stm, in rialzo
del 2,7%. Bene anche Enel salita di due punti percentuali,
piatta Eni, in calo di un punto percentuale Atlantia.
Deboli le banche nonostante sia fortemente scesa la tensione
sui titoli di Stato italiani: a trainare i cali il Banco Bpm che
è caduto dell'8% a 1,7 euro dopo il piano industriale, seguito
da Unicredit che ha ceduto il 4,2% e Bper in ribasso del 2,3%.
Deboli anche Pirelli e Mediaset, che hanno perso due punti
percentuali.
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