Piazza Affari azzera il calo nel
finale e si conferma prima in Europa in una giornata
caratterizzata dalle prese di benefico. L'indice Ftse Mib
guadagna lo 0,04%, spinto da Tim (+3,15%), su ipotesi di un
accordo con Kkr per rilevare Open Fiber, Nexi 8+4%), nonostante
le valutazioni degli analisti di Intermonte e Ubi all'indomani
dei conti in linea con le stime, ed Stm (+2,66%), insieme ai
rivali europei. Sotto pressione Pirelli (-2,17%) ed Fca (-1,35%)
dopo i dati sulle vendite di auto in Cina in gennaio, con il
maggior calo (-18%) dal 2012. Segno meno anche per Saipem
(-1,46%) ed Eni (-1,08%) nonostante il rialzo del greggio (Wti
+0,53%). Contrastati i bancari Unicredit (-0,75%) e Ubi
(-1,86%), che sale insieme a Bpm (+1,66%) nonostante lo spread
in rialzo a 128,1 punti .
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